Riassumo un evento accaduto al maschile di San Vittore che sta facendo riflettere anche gli altri tre gruppi.
Giorgio ha cominciato a parlare e a portare contributi scritti al gruppo dopo averlo frequentato per 5 mesi senza mai intervenire nelle discussioni. L'evento rappresenta una piccola rivoluzione: per mesi è stato assente, irraggiungibile, sempre chino sul suo quaderno a scrivere non si sa bene cosa, lontano da quanto accadeva attorno a lui; oggi interagisce col gruppo ed esprime la sua contentezza a farne parte.
Nel suo primo scritto Giorgio racconta di quando a 15/16 anni "saccheggiava col suo socio tutta Milano" per avere il motorino, lo stereo e la golf più belli e potenti dell'intera città.
Chiara, che a sua volta nel gruppo si era poco esposta fino a quel giorno, è stata la persona che più è entrata in sintonia con Giorgio consegnandogli il racconto di una sua esperienza familiare.
Ciò detto, in sintesi le domande che il gruppo si pone sono:
- Cosa viveva Giorgio all'epoca di cui racconta?
- Com'è possibile che un uomo di 40 anni racconti di quando era adolescente come se avesse ancora 16 anni?
- Quali molle devono scattare perché una persona possa passare da una condizione di torpore ad un'altra in cui comincia ad assaporare il piacere di interagire e costruire insieme agli altri?
- Quali condizioni sono necessarie per fare scattare le "molle buone" (direbbe Rudy)?
- Quale effetto produce sulle persone del gruppo il risveglio di Giorgio?
Per maggiori dettagli e per comprendere il senso del piccolo indice nel sommario ci sentiamo alla prossima puntata! Ciao
Livia