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Il corsetto
“L'autolesionismo è il bisogno di sentirsi vivi, giocando con la morte. E' mettere le mani sul proprio corpo per mettere le mani sulla vita, passando da una situazione di impotenza a una posizione di onnipotenza. Diventare proprietari del dolore. Si passa così da uno status di oggetto a uno status di soggetto: si diventa protagonisti. E questo, comunque sia, è appagante.” (A. Aparo. Appunti Sparsi.)
"Nell’immagine di Livia, la persona che genera dolore e quella che lo subisce coincidono: una bambina risponde ad una sensazione di impotenza con una violenza su un oggetto amato, vi si scaglia contro aggredendo se stessa e il proprio sentimento positivo verso l’oggetto.
Quando un individuo si sente impotente, impossibilitato a orientare le proprie energie, compie una violenza su se stesso per essere l’attore protagonista del male che vive." (A. Aparo. Costanti del male)